Racconti Erotici > tradimenti > Lavorare in banca ( cap 26 )
tradimenti

Lavorare in banca ( cap 26 )


di chiara94
29.11.2024    |    1.542    |    124 5.0
"Gli stracci sono delle mie magliette nuove..."
Io le dico:" Elisa,io faccio quel cazzo che voglio."
Chiudo la conversazione , lascio la chiave sotto lo zerbino e me ne vado .
Elisa mi richiama, ma io abbasso la suoneria, e non rispondo.
Vado a prendere delle lenzuola e delle federe nuove. Torno a casa e le lascio sul letto.
Mi rifiuto di metterle io.
Può pensarci anche Elisa.
E me ne vado subito.
Non mi aspettavo una richiesta simile da Elisa. Probabilmente lei si aspetta che io crolli,che io perda la testa, che io mi metta ad urlare.
Ma non posso, devo resistere , devo trattenermi.
Io sono un cigno, non una capra.
Per fare commettere loro un errore , devo farli sentire sicuri. Elisa deve credere, di essere riuscita a domarmi.
Ma un cigno non vive in gabbia, un cigno vola libero nel cielo.
E io ora voglio fare il cigno.
Muovo le ali e mi alzo in volo , voglio vedere la città' dal alto.
Non c'è niente di più' bello che volare , essere liberi .
Elisa invece è' schiava di se' stessa , del suo ego, della sua cattiveria.
E lei non è' un cigno, lei non può' volare come me. Lei può' solo guardarmi dal basso, può' solamente ammirarmi da terra.
Intanto , dopo dieci minuti, Elisa mi chiama.
Questa volta rispondo :" Paolo , sono veramente furiosa. Non hai rifatto il letto, i colori delle lenzuola fanno schifo , a terra c' è polvere , e il frigo è' mezzo vuoto. Hai svuotato il frigo, per farci un dispetto? "
Io le dico:" Elisa , scusami , ma sto volando . Non voglio perdermi queste sensazioni uniche !"
Elisa, cercando di trattenere una risata , mi dice :" Paolo, le sensazioni uniche, le proverà' un'altra persona. Tu fai pure il cigno , che è' la cosa che ti riesce meglio !"
Io le dico :" Grazie Elisa, finalmente hai capito la grandezza di un cigno !"
Elisa, cercando di controllare una risata , mi dice :" veramente ho capito, che la cosa grossa, è' un' altra !" e sento una voce maschile, ridere in sottofondo.
Io le dico:" non certamente il cervello della persona con te !"
Lei mi dice :" Cigno , non mi riferivo al cervello. Ma ad un'altra parola , che inizia sempre con la c!", non trattenendo più' la risata.
Io le dico :" Buonaserata, Elisa. Divertitevi!"
Lei mi dice :" Ah Paolo, domani portaci le brioches della pasticceria. Però' lasciale davanti la porta e poi vattene subito!"
Io le dico :" va bene , Elisa !"
Lei mi dice:" E devi fare in fretta, devono essere calde. Non portarcele fredde, o ce ne vai a comperare altre!"
Io le dico:" Agli ordini!"
Lei mi dice:" Paolo, mi stavo dimenticando. Puoi andare a comperare un tubetto di vasellina e lasciarcelo davanti la porta ?"
Io le dico :" No!"
Elisa mi dice:" Paolo, inizi ? Cosa ti ho detto, prima ?"
Io le dico:" c'è' un supermercato, vicino casa mia ; andate li' , a comprarlo!"
Lei mi dice:" Paolo, lui non esce e non mi lascia uscire. Se non lo vai a prendere, mi farà' male . Vuoi questo?"
Io le rispondo:" ti farà' male ? Se vuoi torno e lo mandiamo via !"
Elisa mi dice:" Paolo, non provare a tornare , o chiamo la polizia. Chiaro ? Ora lo vai a prendere o no?
Io le dico:" Elisa, pero' c'e' un limite a tutto!"
Elisa mi dice:" Paolo il vecchio, ascoltami bene. Se i supermercati vendono i tubetti di vasellina, un motivo c'e'. Perche' non tutti sono vecchi come te. Vuoi che domani ne parliamo a pranzo?"
Io le rispondo :" Non ce ne e' bisogno. Vado a prenderlo!"
Elisa mi risponde:" Paolo, sei comunque riuscito a farlo arrabbiare.Lui e' veramente molto nervoso. Non si aspettava un'accoglienza simile. Non sei ospitale. "
Io le dico:" Elisa , ma parli seriamente?"
Lei mi risponde:" Paolo, tu stai cercando di farci litigare. E io non te lo permettero'. Tu devi imparare a stare al tuo posto!"
Io le dico:" Guarda che mi hai chiamato tu, prima!"
Lei mi dice:" Paolo, e' vero; ma per chiederti la casa, non per parlare con te. Mi annoio a parlare con te!"
Io le dico:" Elisa, ma domani racconterai questa cosa, a pranzo?"
Lei mi dice:" Certo, Paolo il vecchio. Tutti devono sapere, quanto e' fantastico, il mio dolce brontolone fidanzato cuck!"
Io metto giu' il telefono.
Elisa mi richiama subito:" Paolo, visto che e' presto;per non andare a dormire subito in macchina; ti lascio un secchio e una spugna e degli stracci , sulla porta. Cosi' puoi lavare la macchina di Carmelo, per sdebitarti, del invito alla sua festa!"
Io le dico :" Ok, Elisa. Non c'e' nessun problema!"
Lei mi dice:" Pero' Paolo, molto delicatamente. Strofina molto piano. Non rischiare di rovinare la macchina! Chiaro?"
Io le dico:" Ok , Elisa!"
Vado al supermercato, prendo il tubetto di vasellina, e lo metto davanti la porta.
Prendo il secchio, la spugna e gli stracci. Gli stracci sono delle mie magliette nuove.
Chiamo Elisa al telefono.
Elisa mi risponde:" Paolo, perche' ci disturbi?"
Io le dico:" Elisa, ho portato il tubetto e l'ho lasciato davanti la porta!"
Lei mi dice:" Prendi quello che ho lasciato, e vattene!"
Io le dico:" Elisa, ma perche' le mie magliette nuove?"
Elisa mi risponde:" Paolo, non esiste, che tu possa rovinare, con degli stracci, una macchina, che costa un sacco di soldi. Le tue magliette le puoi buttare via, tanto costano poco. Ma proprio non ci arrivi con il cervello? Ti devo dire tutto io?"
Io le dico:" Scusa,Elisa!"
Lei mi risponde:" Ha detto di non disturbarci piu', o la prossima volta esce di casa, e sai cosa succede. Dunque Paolo, non chiamarmi piu'!"
Elisa:" Pero' , non esagerare!"
Lei mi rispondo:" Paolo, ascoltami. Si sta veramente arrabbiando. Sta girando in cerchio nella stanza, sbuffando. Lo sto trattenendo con difficolta'. Per colpa tua, poi la sua rabbia la sfoghera' su di me!"
Io le dico:" Allora Carmelo e' una gallina. Le galline girano in cerchio. Lo sospettavo gia'!"
Elisa mi dice, cercando di trattenere una risata:" Al massimo, e' un gallo. E il gallo, e' al caldo, in una camera da letto, con la tua ragazza. E non in una camera da letto qualunque, ma a casa tua."
Io le dico:" Lo so , il gallo nel pollaio vuole primeggiare. E ce ne puo' essere solamente uno. E tutte le galline vogliono il gallo. Solamente che io sono un cigno, e non sono nel pollaio!"
Lei, ridendo, mi dice: " Cigno, domani a pranzo fai il pagliaccio, cosi' ci fai un po' ridere. Ma ora, non disturbarci, abbiamo altro da fare!"
Io chiudo la conversazione. La tristezza mi coglie al improvviso e scendo le scale a testa bassa.
Improvvisamente sento la mia porta di casa aprirsi, si affaccia Elisa, che viene sul pianerottolo.
E' ancora vestita, ma senza giubbotto.
Elisa mi dice:" Guarda, cigno!" e inizia a muovere le braccia, come se fossero delle ali.
Scoppia a ridere , e sento anche le risate maschili, da dentro il mio appartamento.
Elisa mi dice:"Ciao Paolo il vecchio, lava bene la macchina. Se la lavi bene, avrai un premio!"
Io scendo le scale, smettendo di guardarla.
Elisa urla:" Paolo il vecchio, sto parlando con te!", rimettendosi a ridere.
Io mi metto a correre, esco di corsa dal palazzo, e ho un crollo nervoso.
Mi si piegano le ginocchia e inizio a piangere come un bambino.
Il giorno dopo, lascio le brioches davanti la porta e me ne vado.
Dopo mezz'ora, Elisa mi chiama:" Paolo, vieni pure . Sono sola!"
Arrivo a casa e busso in camera mia.
Elisa mi dice di entrare.
Elisa è' sotto le coperte, probabilmente nuda.
Ha tutti i capelli disfatti.
Elisa mi dice :" Paolo, il tuo letto è' scomodissimo. Mi dispiace ma , a casa tua , non veniamo più!"
Io le rispondo :" sono io, che non vi farò' più' entrare!"
Elisa mi risponde :"Paolo, inizi a fare il geloso ? Ieri ti ho detto: veniamo a casa tua , ma niente storie e sceneggiate. E tu mi accusi?"
Io le dico:" Scusa Elisa ma, a me, la situazione non va più' bene !"
Lei mi dice:" ieri ti andava bene , oggi non ti va più' bene ? Cosa è' cambiato?"
Io le dico:" Elisa, mi hai completamente umiliato !"
Elisa mi risponde:" Paolo, ma tutti i tuoi colleghi sono cornuti, quindi hanno poco da parlare. Ricordati il discorso, che hai fatto ieri , quando ti sei trasformato in un cigno !", cercando di trattenere una risata.
Io le dico: Elisa, ma se ti chiedessi di fare una scelta , tra me e lui?"
Lei mi dice :" Paolo, dovrei considerare alcune cose !"
Io le chiedo:" tipo ?"
Lei mi dice:" la casa, la macchina , l' attrazione che provo!"
Io le dico:" Ti sei dimenticata il conto in banca!"
Lei mi dice:" Paolo, quello l'ho gia' controllato!"
Che mostro che e', Elisa. Alla faccia, della brava ragazza.
Io le rispondo:"Il carattere ovviamente non e' importante!"
Elisa mi dice:" Considero anche quello. Stai tranquillo, Paolo il vecchio!"
Io le dico :" mi stai facendo capire, che sceglieresti lui!"
Lei mi dice :" Paolo, rimaniamo così', come siamo. Così non dovrò' scegliere. Tu, però', impara a comportarti con me. Comportandoti come ieri, hai visto cosa ha portato ?"
Io le dico:" non sarebbe cambiato nulla !"
Lei mi dice :" sarei uscita con te , invece !"
Io le dico :" però' a fine serata ?"
Lei mi dice :" credo che io e te saremmo venuti a casa tua, e poi che lui ci avrebbe raggiunti. E forse ti avremmo permesso di dormire sul divano!"
Intanto squilla il telefono di Elisa:" Paolo, hai lavato da schifo la macchina. Ci sono gli aloni. E ti sei dimenticato di lavare i cerchioni! Che modo infantile , per vendicarti!"
Io le dico:" Elisa, io lavoro in banca. La macchina la porto al lavaggio automatico!"
Lei, ridendo, mi dice:" Paolo, e portando la macchina al lavaggio automatico, ti credi ricco? "
Elisa dice a Carmelo:" Carmelo; Paolo, la macchina, la porta al lavaggio automatico. Si sta vantando davanti a me. Sorride come uno scemo!"
Dopo un secondo, Elisa scoppia in una risata fragorosa e chiude la conversazione.
Io le chiedo:" Elisa, perche' ridi?"
Elisa mi dice:" Paolo, mi dici del reggiseno?"
Io le rispondo :" No "
Lei mi risponde:" E allora neanche io ti rispondo", cercando di coprire la risata, con una mano davanti la bocca.
Io non so cosa dire , ne' cosa fare. Non mi aspettavo un'Elisa cosi' cattiva. Avevo pensato di dover sopportare qualche angheria, ma non fino a questo punto.
Lei mi dice:" Paolo il vecchio, parla! "
Io le dico :" quindi tu vorresti che io faccia il dolce fidanzato brontolone cuck , giusto?"
Lei mi dice :" si , Paolo, mi piaci così tanto, che non ti lascerei mai!"
Io guardo meglio il letto e vedo una grossa chiazza di sborra sul cuscino.
Io le dico :" Elisa, ma sei sicura ?"
Lei mi dice :" si , Paolo!"
Velocemente , mi abbasso i pantaloni e mutande , e mi metto a segarmi il cazzo.
Elisa mi chiede:" Paolo, ma cosa stai facendo ? Rivestiti subito !"
Io le dico :" sto solamente facendo il dolce brontolone fidanzato cuck!"
Elisa mi dice :" Paolo, mi fai paura. Rivestiti subito!"
Io le dico:" No, Elisa. Anzi. Vedo che, su un cuscino, c'è una grossa chiazza di sborra di Carmelo. Voglio che ci passi la lingua sopra !"
Elisa urla :" PAOLO, FUORI DI QUI, O CHIAMO LA POLIZIA!"
Io le dico:" ElIsa, ma io sto solamente facendo il fidanzato cuck !"
Elisa urla nuovamente :" PAOLO, O TE NE VAI DA QUESTA CASA, O CHIAMO LA POLIZIA!"
Io le dico:" Elisa, ma perche'? Accetto di fare il fidanzato cuck!"
Elisa mi dice:" Paolo, mi metto a urlare, se non te ne vai subito!"
Io le dico:" Elisa ma, un attimo fa, hai detto che tu mi vuoi cuck. Io ho accettato, e tu strilli?"
Elisa prende il telefono e mi dice:" Va bene , chiamo la polizia. Ora passerai dei grossi guai, Paolo!"
Io, a testa bassa, esco dalla stanza e dalla casa , senza guardarla.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 5.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Lavorare in banca ( cap 26 ):

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni